Arrivano le scuse. “L’Arma dei Carabinieri chiede scusa a queste due ragazze e speriamo di recuperare con loro e con le loro famiglie“.
Il colonnello Roberto Riccardi, capo ufficio stampa dell’Arma dei Carabinieri, fa il mea culpa durante il programma Tv Omnibus di La7.
È un modo per far sentire meno sole le due studentesse americane di 19 e 21 anno che hanno denunciato di essere state stuprate da due Carabinieri in servizio a Firenze.

Passo obbligato per l’Arma finita nell’occhio del ciclone, ormai costantemente monitorata soprattutto dall’opinione pubblica: è necessario riacquistare la fiducia della gente.
E così il colonnello in tv ne approfitta per gettare acqua sul fuoco e smontare le accuse di maschilismo con cui il Corpo deve fare i conti da quando nel 2000 anche il gentil sesso ha avuto il via libera per indossare la divisa.
“Per noi è una novità relativamente recente l’ingresso delle donne nei nostri ranghi – dichiara – e questo ci sta aiutando molto a vivere in modo completo il rapporto con l’altra metà del cielo: essere a contatto per lavoro, uscire di pattuglia insieme, avere responsabilità comuni, avere un comandante donna è istruttivo da questo punto di vista. Il maschilismo è sempre in agguato per chiunque ma spero che non sia un problema per l’Arma dei Carabinieri o delle Forze Armate in genere“.
Poi, incalzato sul fatto che i due militari non siano stati arrestati, ma solo sospesi, Riccardi spiega che “queste sono decisioni dell’autorità giudiziaria: evidentemente non ha ritenuto ci fossero il pericolo di fuga, l’inquinamento delle fonti di prova o il pericolo di reiterazione del reato”.