Negli ultimi anni, l’attenzione alla sostenibilità ambientale sta coinvolgendo il mondo intero. La minaccia della plastica è una delle sfide più gravi che la sostenibilità ambientale deve affrontare. La plastica è un materiale eccezionalmente versatile, ma la sua durabilità è anche una delle sue caratteristiche più dannose. Le plastiche possono persistere nell’ambiente per centinaia di anni senza degradarsi completamente, causando una serie di problemi ecologici e sanitari. Il suo utilizzo dovrebbe essere limitato il più possibile.
Grandi quantità di plastica finiscono negli oceani, causando inquinamento marino e danni agli ecosistemi marini. La plastica si scompone in piccole particelle chiamate microplastiche, che possono essere ingerite da organismi marini e quindi entrare nella catena alimentare umana. Gli animali marini e terrestri spesso confondono i frammenti di plastica con il cibo, ingerendoli accidentalmente e questo provoca soffocamento, ostruzione digestiva e persino morte.
Le bottiglie di plastica, i tappi e altri rifiuti di plastica possono inquinare fiumi, laghi e altre fonti di acqua dolce, influenzando la qualità dell’acqua potabile e gli ecosistemi acquatici.
Affrontare la minaccia della plastica richiede approcci sostenibili lungo l’intero ciclo di vita del materiale. Ciò include la riduzione dell’uso della plastica monouso, il riciclo e il recupero delle materie plastiche, l’innovazione nella produzione di materiali biodegradabili e compostabili, e l’educazione del pubblico sulla gestione responsabile dei rifiuti.

L’innovativa Direttiva Europea e i tappi attaccati alle bottiglie
Dal 3 luglio 2024 entrerà in vigore una Direttiva dell’Unione Europea che potrebbe rappresentare un passo significativo nella lotta contro l’inquinamento plastico. La DIRETTIVA (UE) 2019/904 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 5 giugno 2019 sulla riduzione dell’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente, prevede un cambiamento cruciale per le bottiglie in PET (polietilene tereftalato) fino a 3 litri. Queste dovranno obbligatoriamente essere dotate dei cosiddetti tethered cap, ovvero i tappi agganciati alla bottiglia. Sebbene alcuni marchi abbiano già adottato questa innovazione, diventerà obbligatoria entro l’anno e mezzo.
La Direttiva (UE) 2019/904 e il cammino verso la sostenibilità
Questa direttiva non si limita solo ai tappi attaccati. Essa affronta una vasta gamma di questioni legate all’uso e allo smaltimento della plastica. La direttiva si applica a prodotti di plastica monouso, plastica oxo-degradabile e attrezzi da pesca contenenti plastica. Una delle pietre miliari di questa normativa è l’obbligo che, a partire dal 2025, i contenitori in PET debbano contenere almeno il 25% di plastica riciclata. Questa percentuale aumenterà al 30% entro il 2030. La direttiva introduce il principio di responsabilità estesa del produttore per i prodotti di plastica monouso. I produttori devono coprire i costi delle operazioni di raccolta, pulizia e informazione pubblica. I prodotti di plastica monouso coperti dalla direttiva devono portare informazioni sull’impatto ambientale negli imballaggi, al fine di sensibilizzare i consumatori. Quindi la direttiva mira a ridurre l’uso di prodotti di plastica monouso, aumentare il riciclo e promuovere la responsabilità degli attori coinvolti lungo l’intera catena di produzione e consumo.
Il rapporto del WWF e l’inquinamento da plastica
Il rapporto del WWF (Fondo Mondiale per la Natura) sull’inquinamento da plastica evidenzia la grave minaccia che la plastica rappresenta per gli ecosistemi marini e la vita marina, oltre agli impatti sull’ambiente e sulla salute umana. Questo rapporto è stato pubblicato in occasione della Giornata Mondiale degli Oceani per sensibilizzare l’opinione pubblica e i decisori politici sull’urgente necessità di affrontare il problema dell’inquinamento da plastica.
Il rapporto sottolinea che milioni di tonnellate di plastica finiscono negli oceani ogni anno, contaminando le acque e minacciando gli ecosistemi marini. Il documento mette in evidenza gli effetti devastanti dell’inquinamento da plastica sulla fauna marina. Il rapporto sottolinea che l’inquinamento da plastica rappresenta una grave minaccia per la biodiversità marina. La sopravvivenza di molte specie marine, inclusi mammiferi, uccelli marini e tartarughe, è a rischio a causa dell’accumulo di plastica negli ambienti marini.
Il rapporto enfatizza l’urgente necessità di adottare misure efficaci per affrontare l’inquinamento da plastica. Questo include l’adozione di politiche e regolamentazioni per ridurre l’uso di plastica monouso, promuovere il riciclo e lo smaltimento responsabile dei rifiuti plastici. Il WWF invita alla collaborazione tra governi, industria, organizzazioni non governative e il pubblico per affrontare il problema dell’inquinamento da plastica. Il rapporto sottolinea che solo attraverso uno sforzo collettivo e coordinato sarà possibile preservare gli oceani e gli ecosistemi marini per le generazioni future.

Un futuro con tappi attaccati alle bottiglie
L’introduzione dei tappi attaccati alle bottiglie attraverso la direttiva europea rappresenta un passo significativo verso la sostenibilità ambientale. Questa innovazione contribuirà a ridurre la dispersione di tappi nell’ambiente e a promuovere il riciclo della plastica. Tuttavia, è essenziale riconoscere che questa è solo una delle molte misure necessarie per affrontare l’inquinamento plastico. L’adozione di pratiche sostenibili a livello individuale e collettivo rimane fondamentale per preservare il nostro pianeta a lungo termine.
ALTRE FONTI : ALLARME PLASTICA, NUOVO REPORT WWF – https://www.wwf.it/area-stampa/allarme-plastica-nuovo-report-wwf/
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