Le ha prima sferrato un calcio al ginocchio sinistro e poi insultata.
“Togliti dalla mia vista, è inutile che tu vada a scuola, tanto finirai sulla strada. Torna al tuo paese“.
Parole forti, che lacerano il cuore. Un sessantenne ha iniziato ad offendere, con epiteti razzisti, la studentessa 15enne che si stava recando verso scuola a bordo del bus.
È accaduto a Torino.
Come ogni mattina. Una brutta storia raccontata dall’Ansa e ripresa dai quotidiani nazionali.
Zaino sulle spalle, cuffiette nelle orecchie, da quell’atto di violenza è rimasta sopraffatta, ferita. Ha cercato di spostarsi più lontano possibile da quell’individuo.
Nessuno ha preso le difese della ragazzina.
Poi, una volta scesa dal bus ha raggiunto i suoi compagni in lacrime. Era sconvolta per quanto le era accaduto.
Umiliata per non essere stata difesa dagli altri passeggeri.
È cominciata così, ieri mattina, la giornata di una studentessa di quindici anni, promessa del basket, mamma italiana e papà originario di uno Paese africano.
Dopo un allenamento, ha presentato una denuncia ai carabinieri di via Veglia, accompagnata dal presidente della società e suo tutore (la ragazza vive lontano da casa per coltivare la sua eccellenza nello sport).