Una gaffe clamorosa che offende le persone affette dalla sindrome di Down.
Protagonista è stato il giornalista Marco Travaglio che mercoledì sera, ospite della trasmissione “Otto e mezzo”, nella foga del dibattito tv, per definire il modo con cui a suo parere vengono trattati gli elettori di un movimento politico (i grillini, ndr), rispondeva a Gianrico Carofiglio dicendo: “Andate ancora avanti a trattarli come mongoloidi”.

L’espressione non era usata per rivolgersi a persone con sindrome di Down, è evidente, ma quel termine “mongoloide” usato impropriamente per dire stupidi, inetti, non è un bel sentire.
La frase al minuto 25:52
Le scuse del giornalista sono poi arrivate attraverso le pagine de Il Fatto Quotidiano.
Marco Travaglio ribatte con delle spiegazioni che alcuni ritengono quasi peggio della gaffe:
“Caro Speziale (e cari amici dell’Anffas), come lei stesso riconosce il mio intento era tutt’altro che quello di offendere le persone affette da Sindrome di Down e le loro famiglie. Anche perché ne conosco personalmente diverse, e so di avere soltanto da imparare da loro. Nell’enfasi polemica con lo scrittore Gianrico Carofiglio, intendevo fargli notare che stava trattando assurdamente 8 milioni e rotti di elettori dei 5stelle come altrettanti handicappati mentali che votano senza sapere quello che fanno.
Non credo che, se avessi detto “lei li scambia tutti per dei matti” o “per dei dementi”, avrei offeso i malati psichiatrici, o le persone affette da demenza, e i loro famigliari. Se però con le mie parole, rivolte a un interlocutore con cui stavo polemizzando e non certo alle persone affette da sindrome di Down, ho involontariamente offeso qualcuno, me ne scuso dal più profondo del cuore“.