Tuti pazzi per Disney plus. La piattaforma streaming, soprannominata “la Netflix di Topolino” sembra ottenere più successo di quanto ci si aspettava. Aperta il 12 novembre, ci si aspettava un picco da 8 milioni di iscritti. In realtà, questi sono già arrivati a dieci.
la nuova piattaforma digitale che promette di rivoluzionare il mercato dello streaming, arriverà in Italia il 31 marzo del 2020. Nello stesso giorno, il servizio sarà disponibile anche nel Regno Unito, in Germania, in Francia e in Spagna anche se, puntualizza la major, i titoli del catalogo potrebbero variare da territorio in territorio.
Quello che è certo è che assisteremo in prima fila a molti dei prodotti originali annunciati nel corso degli ultimi mesi: da The Mandalorian, la prima serie tratta dall’universo di Star Wars, al live-action di Lilli e il Vagabondo; dalla serie televisiva ispirata ad High School Musical al revival di Lizzie McGuire attualmente in lavorazione.
Insieme ai prodotti originali, che vantano anche delle miniserie realizzate dalla Pixar come Float e Loop e i nuovi spin-off della Marvel, come Loki con Tom Hiddleston, il catalogo si arricchirà con tutti i titoli più apprezzati di casa Disney.
Dai live-action di ultimissima fattura, come Aladdin, ai classici senza tempo come Cenerentola, Mulan, Monsters & Co. e chi più ne ha più ne metta.
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A rendere la piattaforma particolarmente competitiva al di là del prezzo – negli Stati Uniti il costo è di 6.99 dollari al mese, meno di Netflix ma più del nuovo Apple Tv + – sono proprio tutti quei prodotti che servizi come Netflix e Amazon Prime Video offrivano ai propri abbonati e che ora saranno a esclusivo appannaggio di Disney Plus che, tra il franchise di Star Wars, della Marvel, della Pixar e della National Geographic, si prepara a una concorrenza spietata, che mira a intercettare un pubblico sempre più eterogeneo di utenti e promette di polverizzare tutti i record giocando su due fattori: la curiosità e la nostalgia.
Intanto la Disney dimostra di navigare in ottime acque: dopo l’acquisizione della 21st Century Fox di Rupert Murdoch e l’imminente ingresso nel mondo dello streaming, la major ha riportato, nel suo quarto trimestre fiscale, profitti di 1,05 miliardi di dollari, con un impennata delle entrate del 34%, ben al di sopra di qualsiasi pronostico.
A rinverdire le casse degli studios è stato anche il successo straordinario del live-action de Il Re Leone, che ha contribuito ad alzare i profitti di gestione del 79%. Il tutto reso ancora più interessanti dall’annuncio che la Disney avrebbe siglato un accordo con Amazon per la distribuzione del suo nuovo servizio streaming attraverso la Fire Tv del leader dell’e-commerce. Altre intese sono state raggiunte con Samsung e Lg per includere Disney Plus nelle smart Tv dei produttori coreani. Insomma, la Disney si affaccia e sembra non avere alcuna intenzione di andarsene.
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