
Utilizzare spesso lo smartphone per andare sui social media, leggere notizie, ecc., mentre si sta con i figli, potrebbe influire sul loro comportamento.
Lo sostiene uno studio, pubblicato di recente dalla rivista Online in Child Development, che ha coinvolto 170 famiglie con due genitori (di 30 anni di media) e almeno un bambino di età superiore a 1 anno (di 3 anni di media).
Gli studiosi hanno chiesto ai genitori di valutare e quantificare l’utilizzo di smartphone, tablet, PC e altri dispositivi tecnologici davanti ai propri figli.
La maggioranza dei genitori ha risposto che, in un giorno tipico, ciò avviene tre o più volte.
Il 25%, invece, ha affermato che si verifica due volte al giorno; il 17% una volta al giorno; l’11% che non succede mai.
Ora, più la tecnologia aumenta e più, secondo gli esperti, si sviluppano problemi comportamentali nei bambini, come l’irrequietezza.
Inoltre, sta aumentando sempre di più l’uso dei dispositivi da parte dei bambini stessi.
Si tratta di un fenomeno che sta riguardando soprattutto le famiglie con figli piccoli e comporta sì dei benefici (come la maggiore istruzione) ma anche dei rischi, quali il calo delle attività fisiche sane, la perdita delle abilità sociali e la maggiore esposizione alla violenza.
Il consiglio, quindi, non è solo limitare l’uso dei dispositivi tecnologici ai bambini ma anche quello proprio davanti ad essi. L’interazione vera è sempre la strada giusta.