La nuova variante del coronavirus identificata in Sud Africa ad ottobre non è più mortale ma è 1,5 volte più contagiosa.
«Chiamata 510Y.V2, questa mutazione è del 50% più trasmissibile ma non c’è nulla che indichi che la nuova variante sia più grave», ha detto il prof. Salim Abdool Karim, epidemiologo e co-presidente del Comitato Scientifico del Ministero della Salute del Sudafrica. Queste conclusioni sono tratte dai dati raccolti nelle principali fonti di contaminazione nel Paese dell’Africa meridionale.
Il Sudafrica ha più di 1,3 milioni di casi di coronavirus, compresi circa 37mila decessi. Colpito duramente dalla seconda ondata di pandemia, il Paese già ieri ha registrato una diminuzione del 23% del numero di casi, come annunciato dal ministro della Salute Zweli Mkhize.
Il Sud Africa, come riportato su Futura-Sciences.com, ha probabilmente raggiunto il «punto di svolta» di questa seconda ondata «ma è troppo presto per festeggiare» poiché, allo stesso tempo, i ricoveri ospedalieri sono aumeentati del 18,3% rispetto alla settimana precedente.
La scoperta di una nuova variante ha costretto le autorità sudafricane a mettere in atto nuove restrizioni a dicembre: «Il mondo ha sottovalutato questo virus che può evolversi e adattarsi», ha ammesso il professor Alex Sigal, dell’Istituto per la ricerca sulla salute in Africa.
I timori per la nuova variante hanno anche isolato la principale potenza industriale dell’Africa con diverse compagnie aeree che hanno sospeso i collegamenti.
Infine, il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa ha recentemente annunciato l’arrivo di 20 milioni di vaccini nei prossimi sei mesi, per una popolazione di 59 milioni di persone, senza fornire dettagli.
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