Sembrerà paradossale, ma fra condizionatore e ventilatore vince il primo. E’ il Ministero della Salute a dirlo. Meglio usare in maniera corretta un condizionatore che un ventilatore.
Perché? Perché i ventilatori danno solo una parvenza di benessere: si limitano a smuovere aria calda, alimentano la sudorazione e quindi la disidratazione.
“I ventilatori meccanici – segnala il Ministero – accelerano soltanto il movimento dell’aria ma non abbassano la temperatura ambientale. In questo modo la temperatura percepita diminuisce e, pur dando sollievo, i ventilatori stimolano la sudorazione e aumentano il rischio di disidratazione, se la persona esposta non assume contemporaneamente grandi quantità di liquidi”.
Per questo se proprio non si può fare a meno dei ventilatori, sempre il Ministero raccomanda di “non indirizzarli direttamente sulle persone, ma regolarli in modo da far circolare l’aria in tutto l’ambiente”.
E comunque, quando fa molto caldo è bene mettere sempre in pratica dei piccoli accorgimenti che però possono salvare la vita. Eccoli.
Non uscire all’aria aperta tra le 11 e le 18, non fare attività fisica intensa, proteggere la pelle, il capo e gli occhi dai raggi del sole. E poi tenere chiuse le finestre di giorno e aprirle di notte, bere molti liquidi evitando gli alcolici, mangiare frutta e verdura.
Infine bisogna avere una particolare attenzione nei confronti di bambini, anziani e cardiopatici.