Cinta Tort Cartrò, in arte Zinteta, è un’artista spagnola 21enne. Dipinge. Niente paesaggi né ritratti, nemmeno creature fantastiche. Lei dipinge le “mancanze” delle donne. Ovvero tutto ciò che sentire le donne prive di qualcosa, prive di bellezza.
Usa il corpo femminile come tela e sopra vi dipinge strisce colorate che evidenziano le smagliature, chiazze di colore che simulano il ciclo mestruale, linee che ricalcano la peluria delle gambe.

“Tutti i corpi hanno, chi più chi meno, macchie, peli, lentiggini, smagliature, curve e linee dritte, cicatrici, rughe… e sono tutti di uguale valore. È ora di iniziare ad amare il nostro corpo perché, alla fine dei conti, è il nostro strumento di comunicazione col mondo. E se non ci piace l’attrezzo che usiamo per questo, non possiamo sentirci liberi”. Così Cinta spiega la sua arte.
“Ho passato anni ad odiare le smagliature – scrive su Instagram – e cercavo di trovare un modo per eliminarle, fino a quando non ho capito che se non le avessi accettate, non mi sarei accettata”.
Cinta ha avuto coraggio. Anche perché la sua, è un’arte controversa. Se, infatti, le opere che colorano le smagliature sono di una eleganza disarmante, altre, come quelle che ritraggono il ciclo mestruale, in alcuni casi provocano addirittura fastidio.


Ma Cinta va avanti per la sua strada. “Accettare tutto questo è accettare le tue radici, la tua storia e dopo tutto accettarti”.