Resistere allo zucchero non è facile, lo sappiamo, ma non è neanche un’impresa impossibile. Lo zucchero, non solo quello dei dolci ma, in generale, nella nostra dieta tra bevande e pasti, crea giorno dopo giorno, anno dopo anno, una sorta di dipendenza. Spiega la biochimica e divulgatrice scientifica Jessie Inchauspé, nel suo libro La rivoluzione del glucosio, una dieta ricca di zucchero ha “un impatto negativo su molteplici aspetti della nostra vita e della nostra salute”. Dalla pelle all’umore, dal sonno allo stato infiammatorio dell’organismo, lo zucchero fa male, dobbiamo dirlo con convinzione e comprenderlo fino in fondo.
Dunque, come disintossicarsi da questo dolcificante con cui conviviamo ogni giorno a ogni tipo di pasto? Ecco le migliori strategie per allontanare le quantità, almeno eccessive, di zucchero, dall’assunzione necessaria.

La scienza lo conferma: gli alimenti ricchi di zuccheri creano dipendenza. Per spezzare questa catena di dipendenza e di richiesta dell’organismo, è importante agire con gradualità. Per prima cosa controlliamo la nostra dieta. Quanti cucchiaini di zucchero mettiamo nel tè o nel caffè? Quanti alimenti dolci consumiamo ogni giorno? E quanta frutta, e di che tipo? Partiamo con una riduzione di questi elementi, ogni giorno un po’ di più. In questo modo il quantitativo di zucchero aggiunto alle varie bevande si va eliminando.
È importante limitarsi con i dessert nel corso della settimana, preferendo nel tempo solamente quelli con cioccolato dark (fondenti all’80%) o a quelli fatti in casa con yogurt bianco, farina integrale e frutta fresca (dal plumcake alla crostata). Ma lo zucchero è presente a vostra insaputa nella maggior parte dei cibi industriali, dalle salse al pane in cassetta. Lo sappiamo sa sempre, i prodotti processati sono nemici della salute.
Passando alla frutta, bisogna fare comunque attenzione a non esagerare anche con questi alimenti. Parliamo di un alimento vegetale ricco di acqua, fibre e vitamine, ma anche carico di fruttosio, ovvero zucchero. Meglio i frutti low sugar, ad esempio pompelmi (e agrumi in generale), mirtilli, ribes, nespole e anguria. Meglio bilanciare la fame con l’ingresso nella dieta di grassi buoni, come ad esempio salmone, frutta in guscio, avocado, alimenti con olio extra vergine di oliva.
Non serve sostituire lo zucchero bianco con miele o sciroppo di agave, malto e acero per poter esagerare con le quantità. Si tratta di pura illusione: un consumo eccessivo di questi dolcificanti produce comunque un impatto negativo sull’organismo. Quel che conta, insomma, è ridurre al minimo l’apporto di zucchero.